Francesca Stella Ceccarelli

Visual designer, illustratrice e docente. Laureata in Grafica e Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha lavorato come designer per brand nazionali e internazionali come IKEA, Lush, Deanocciola (per cui è art director) e per diverse testate giornalistiche sia settoriali che generaliste, tra le quali: Uomo&Manager, Lusso Style, Cioè Magazine, Corriere dello Sport, FQ Millennium. La passione per il design editoriale nel 2019 la porta a fondare la testata giornalistica Frisson, unica nel suo genere, che parla di femminismi, sessualità e diritti, di cui è direttrice creativa oltre che editrice.
"Diva Futura" racconta il sogno ambizioso di Riccardo Schicchi: trasformare la pornografia in arte. Tra successo e disillusione, il film di Giulia Louise Steigerwalt ne restituisce il carisma e l’eredità.
La questione territoriale è un tema centrale nel dibattito femminista e parlare di intersezionalità significa anche affrontare questo tema
Dopo il successo del libro, Club Godo si trasforma in un gioco di carte con l'obiettivo di eccitare e stimolare il dialogo
Il documentario The Janes racconta un collettivo che consentiva di abortire in modo sicuro quando le donne non potevano scegliere. Ma quello dell'aborto è un diritto ancora in crisi
Non solo strumento contro l'HIV, ma simbolo di libertà sessuale e autodeterminazione. Intervista al collettivo PrEP in Italia
È una delle pop star più amate in Belgio, ora si racconta in un intimo docu-film. Angèle ha conquistato il pubblico con ironia e onestà. Ma anche per la vicinanza alla causa femminista
Il documentario Pray Away racconta la storia di Exodus, la più famosa associazione ultra-religiosa che pratica le terapie di conversione. Mentre i movimenti di liberazione gay alzano la voce
A tu per tu con la regista simbolo di una rivoluzione che è ormai realtà. “Il cambiamento parte dall’interno. Un porno che non abbia radici nello sfruttamento e nella misoginia è possibile, cambiando le narrazioni e mettendo in atto una svolta positiva nel processo di produzione”
Dopo la pandemia riapre a Londra il museo dedicato alla vagina, eludendo la censura del web con una campagna suggestiva
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