“Quello che alle donne non dicono”… Ma soprattutto “cosa accadrebbe se glielo dicessero?”. Salvo di Grazia – ginecologo, divulgatore scientifico e scrittore, autore di Quello che alle donne non dicono, la salute al femminile, ha provato a puntare la luce con intenzione rivelatrice su tutte quelle informazioni e quella conoscenza che alle donne, ancora oggi, vengono negate: anche quando si tratta di esperienze dirette, anche quando si tratta di rischiare la vita. In un copione già scritto per cui spesso è normalizzato delegittimare il loro dolore, appunto, la loro esperienza. Così il medico prova a spiegarci che da tempo immemore la salute della donna continua a essere letteralmente sottovalutata. E non è difficile immaginare come questo avvenga perché la donna e il suo corpo sono sempre stati visibili solo in funzione delle loro facoltà riproduttive.
Solo alla fine dell’Ottocento arrivano infatti professionist* che, sfidando quei tempi e quella cultura, sperano di curare le donne allo stesso modo degli uomini – o almeno con un interesse e una misura simili. Nel diciottesimo secolo il medico Stéphane Tarnier e Marie Boivin, quella che al tempo veniva definita una “levatrice”, iniziano a trasformare l’ostetricia in una pratica medica: un cambiamento che lentamente porta alla nascita della ginecologia e a quella che oggi viene detta “medicina di genere”. Se è ormai dichiarato che fino a pochi anni fa la medicina funzionava esclusivamente seguendo le misure degli uomini perché ricerche e farmaci erano studiati sulla base di caratteristiche e funzioni maschili – a eccezione di ciò che riguarda la gravidanza – è probabilmente meno evidente il sessismo insito nella diagnosi delle patologie, nella cura e persino nel trattamento di emergenza.
Quest’ultimo fenomeno, particolarmente grave, viene raccontato da Joe Fassler quando su The Atlantic condivide l’esperienza della moglie Rachel, sofferente a causa di una torsione ovarica che in ospedale non viene diagnosticata per un tempo insopportabilmente lungo. La storia innesca una serie di racconti in cui le persone denunciano comportamenti sessisti durante le visite, violenza ostetrica, diagnosi errate e altre esperienze poco felici.