Francesca Ghirra è stata appena eletta alla Camera per rappresentare la Sardegna insieme ad altri 15 deputati. Candidata come capolista per l’Alleanza Verdi-Sinistra, Ghirra ha condotto una campagna elettorale puntando su transizione energetica e diritti civili, in particolare per le fasce più deboli della società.
“Il Futuro non è nero, il Futuro è ancora tutto da disegnare e colorare”, racconta a Frisson Francesca Ghirra. Impegnata in politica da oltre 15 anni, ha ricoperto diversi ruoli. Dal 2011 e per 5 anni è stata eletta con Sinistra Ecologia Libertà in consiglio comunale dove ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Cultura, Spettacolo, Pubblica Istruzione, Politiche giovanili e Sport. Nel 2016 è stata rieletta, risultando la più votata in assoluto tra tutti i consiglieri comunali. Dal 2016 al 2019 ha guidato l’assessorato alla Pianificazione strategica e Urbanistica. È stata candidata sindaca per il centrosinistra nelle elezioni del 16 giugno 2019: oggi fa parte del gruppo dei Progressisti.
Si considera femminista?
Si, mi considero femminista.
E cosa vuol dire per lei essere femminista oggi in politica?
Significa avere precisi valori che tutelano la parità tra tutte le persone. Significa anche portare avanti precise battaglie egualitarie. Purtroppo la strada da fare è ancora tanta. Ancora oggi se sei donna è più facile che tu venga messa in discussione. Devi impegnarti di più per dimostrare che vali.
Questo l’ho sperimentato soprattutto nella campagna elettorale alle amministrative, dove ho visto una grande accoglienza da parte delle donne, ma anche una resistenza da parte di tante altre persone – tra cui molti uomini – che mettevano in dubbio la mia preparazione, la capacità di guidare la comunità e ricoprire un ruolo centrale.
Un aneddoto?
Durante la campagna per l’elezione da sindaca uno dei miei slogan sarebbe potuto essere “La politica senza trucco”, alludendo al fatto che non mi trucco e che, a…